Pur non essendoci fisicamente, anche quest’anno Locarno Pro c’era, con le attività spostate online. Tra queste non poteva mancare StepIn, il collaborazione con la rivista Variety: tre incontri, incentrati sul futuro dell’esperienza cinematografica, della produzione e dei festival e mercati cinematografici. Un’edizione insolita, che però è andata “ben oltre le nostre aspettative”, stando a Marcello Paolillo, Project Manager dell’iniziativa. “Forse la più grande soddisfazione è stata quella di ricevere nei giorni successivi agli streaming numerose email di ringraziamento o di richiesta di poter rivedere le sessioni da ogni latitudine e da ogni settore dell’industria.” In un anno così insolito e drammatico, un progetto come StepIn si è rivelato ancora più importante: “Lo scoppio della pandemia ci ha fatto capire quanto ogni settore sia strettamente collegato agli altri, e come sia fondamentale che i vari reparti della filiera si parlino tra di loro - cosa che dovrebbe essere naturale ma che raramente succede. L’industria cinematografica è un ecosistema complesso e delicato ed è di cruciale importanza condividere strategie e punti di vista e studiare sinergie e collaborazioni.” Questo vale soprattutto per coloro che sono considerati competitors: “Penso ad Alberto Barbera (direttore della Mostra di Venezia, ndr) che ha auspicato che i festival rivali tra loro sotterrino l’ascia di guerra e tornino al servizio dei filmmaker e delle opere.” Per l’anno prossimo, ovviamente, è previsto il ritorno all’edizione fisica, ma la porta non è interamente chiusa all’idea di un’estensione online: “Non so se sia plausibile una forma ibrida, sicuramente vale la pena discuterne. Di certo la partnership con Variety, già presente negli anni scorsi ma quest’anno divenuta ancora più prominente, è qualcosa che vorremmo continuare.”