Il suo cinema è sempre stato il loro cinema. Suo e di Vittorio, la sua metà cinematografica, la sua completezza e complicità. E anche ora che suo fratello non c'è più Paolo Taviani racconta quel cinema con la forza di averlo vissuto e creato in due. Un lavoro manuale, fisico, materico, di mani abili, capaci, che non per imparare un mestiere che è artigianato puro non hanno avuto paura di copiare, anzi.
