Zahorí
di Marí Alessandrini
Svizzera/Argentina/Cile/Francia
Produzione
Le Laboratoire Central: Nadejda Magnenat
El Calefón Cine: Juan Carlos Maristany, Linda Diaz
Cinestación: Dominga Sotomayor
Norte Productions: Valentina Novati
di Marí Alessandrini
Svizzera/Argentina/Cile/Francia
Produzione
Le Laboratoire Central: Nadejda Magnenat
El Calefón Cine: Juan Carlos Maristany, Linda Diaz
Cinestación: Dominga Sotomayor
Norte Productions: Valentina Novati
Mora ha 13 anni e l’unico a comprenderla è Nazareno, un anziano mapuche. Il misterioso cammino verso la morte del vecchio indigeno diventerà un viaggio iniziatico per la ragazzina. Film di formazione, ispirato all’infanzia della stessa regista, girato con l’attenzione della documentarista e un budget limitato, questa opera prima si è arrestata nella fase della post-produzione che doveva svolgersi tra Svizzera e Argentina.
– Daniela Persico, Comitato di selezione
Un conforto malsano, solitario e senz’anima accoglie Eva in… paradiso!
La condizione di stranieri, o di estranei, è immutabile in questo paradiso che si chiama America del Nord, dove i giovani diseredati alla fine non provengono «né da qui, né da laggiù».
Willie, un giocatore di carte depresso che da dieci anni vive a New York, città a cui si è adattato a modo suo, è costretto a ricevere una cugina da Budapest, Eva.
Stranger Than Paradise - Più strano del paradiso (1984) è un’evasione a spirale, dal Lower East Side di New York, agli inverni gelidi del Lago Erie, alle spiagge decadenti della Florida. Un’opera grandiosa del cinema degli anni Ottanta con una composizione contemporanea, in cui Jim Jarmusch cattura con ironia e laconicità poetiche il disincanto e il senso di separazione di questi tre giovani sradicati.
Un road movie monocromatico che procede nella nebbia, per scoprire che per Willie, Eva e Eddie il sogno americano riserva ben poche sorprese.
– Marí Alessandrini