Mentre il mese più corto dell’anno volge al termine, anche la quarta edizione delleLocarno Shorts Weeks si appresta a tagliare il traguardo. Ci auguriamo sia stato un viaggio sorprendente attraverso le visioni di questi 22 cortometraggi provenienti da ogni angolo del pianeta, che con stili e toni anche diametralmente opposti hanno provato a raccontarci qualcosa di noi, degli altri e del mondo in cui viviamo. Dal canto nostro, non possiamo che essere orgogliosi del consolidamento di questo evento-off il cui impatto sembra delinearsi in maniera sempre più chiara. Per Locarno e i suoi Pardi di domani sottolinea infatti l’importanza di esserci, di salire in scena non una, ma ben due volte l’anno – in febbraio con l’evento digitale e poi in agosto a celebrare il cinema nelle date del Festival fisico – con l’obiettivo primario di rafforzare il rapporto più importante: quello con il nostro pubblico. È inoltre anche un’occasione fondamentale per rinverdire il legame che ci lega ai nostri talenti, continuando a supportare le loro opere oltre le tempistiche generalmente concesse dalle semplici dinamiche del mercato. Ma ciò che è più entusiasmante notare è come Locarno Shorts Weeks, benché digitale sia un’iniziativa che si anima e circola con un calore realmente umano. È un evento che aggrega e unisce. In questi giorni, i cortometraggi della selezione sono rimbalzati di social media in social media, sono stati suggeriti ad amici e professionisti del settore, sostenuti da filmmaker che celebrano altri filmmaker. E mentre il comitato di selezione è già al lavoro per delineare la forma dei Pardi di domani che illumineranno il grande schermo ad agosto, tutto questo movimento vitale è un impulso che ci spinge a continuare a scoprire, ad esplorare.
Eddie Bertozzi
Responsabile del comitato di selezione Pardi di domani