Un ritratto approfondito di Erica Jong, che dialoga confidenzialmente con il regista del film, l'esperto documentarista svizzero Kaspar Kasics. Un viaggio immersivo nella vita della celebre scrittrice statunitense e nella sua carriera, raccontate senza nostalgia. Jong, infatti, non considera affatto conclusa la sua missione di salvare il mondo e pensa che l'uguaglianza tra donne e uomini sia ancora lontana. Come darle torto? Senza dubbio, grazie ai suoi libri, a partire dal fondamentale Paura di volare, il primo romanzo pubblicato nel 1973 a soli trentun anni, Erica Jong ha cambiato l'immagine precostituita e stereotipata delle donne. Il film lo spiega chiaramente, soprattutto attraverso il confronto tra due diversi interventi di Jong in tv, ospite del Merv Griffin Show. Dalla prima apparizione nel 1975 alla seconda del 1984, in meno di dieci anni, sottolinea Jong, l'esistenza delle fantasie sessuali femminili è stata (quasi) universalmente riconosciuta. Jong non è mai stata un'autrice pruriginosa: da appassionata lettrice e studiosa di Jonathan Swift, per citare solo uno dei suoi punti di riferimento, l'intento di Jong è svelare la realtà nascosta dietro le apparenze, attraverso la poesia e la prosa. Ma Jong è anche una fantastica oratrice, non solo in televisione: osservate nel film di Kasics, insieme alle numerose scene in cui, con straordinaria lucidità e deliziosa ironia, Jong si esprime a ruota libera sugli argomenti più vari, il filmato di repertorio più recente: l'incipit del discorso all'Ideacity Conference del 2010, a metà tra un TED Talk e una performance di stand-up comedy. È lì che Jong scherza sul fatto che nella vita gli unici parenti da cui si riceve apprezzamento incondizionato sono i nipoti. Jong, come le fa notare la sorella visibilmente divertita, con cui ricorda l'infanzia e i genitori creativi ma umorali, è una femminista che si è sposata ben quattro volte. In più di una delle sequenze di raccordo, che fanno da fil rouge tra le riprese in interni effettuate ex novo per il documentario e le immagini d'archivio, la voce di Jong viene associata alle strade della sua New York, la città dalla quale la parola di Jong è partita, per diffondersi nel mondo, come un vangelo laico. In voice over, con un filo di rimpianto, Jong ammette di non essere una di quelle persone che già a diciassette anni vivono una relazione d'amore pienamente soddisfacente. Nel quarto marito, l'avvocato divorzista Kenneth Burrows, la maîtresse-à-penser della seconda ondata femminista ha trovato finalmente un compagno perfetto.
Francesco Grieco