Olga
di Elie Grappe
Svizzera/Francia
Produzione
Pointprod: Jean-Marc Fröhle
Cinéma Defacto: Tom Dercourt
RTS SRG SSR
Canal +
di Elie Grappe
Svizzera/Francia
Produzione
Pointprod: Jean-Marc Fröhle
Cinéma Defacto: Tom Dercourt
RTS SRG SSR
Canal +
Elie Grappe, 26 years old, is the youngest filmmaker of our selection. Olga is his first feature film after the brilliant short Suspendu which had him noticed by the international festivals. Olga started shooting in Zurich and was interrupted after 19 days. The film shows Elie’s delicate and powerful perception of lights and shadows of spaces and of humans.
– Mathilde Henrot, Comitato di selezione
Scorrendo l’elenco dei film selezionati dal Locarno Film Festival fin dal 1946, il mio sguardo si è soffermato su M (2018) di Yolande Zauberman. Quella singola lettera è stata sufficiente a ridestare lo stupore che ho provato come spettatore in Sala Fevi nel 2018. È stata sufficiente anche per riportarmi a quella spiaggia scura di Tel Aviv, con Menahem che ci sta di fronte, senza camicia. Canta, con una voce potente. E poi ci racconta degli stupri che ha subito da bambino, pur facendo parte di una comunità ultraortodossa. Menahem era così vicino che l’immagine era quasi sfuocata, ma l’inquadratura sosteneva il suo sguardo. Canta di nuovo; una magnifica liturgia, portatrice della sofferenza e della sopravvivenza. Andiamo in macchina con Menahem fino a Bnei Brak, la casa della sua infanzia violata, dove mette piede per la prima volta dopo dieci anni. Il motivo del suo ritorno è la rottura del tabù. Altre voci si susseguono dopo la sua, in una prodigiosa successione di sequenze. Mentre la notte sembra non finire mai, il sorriso e la canzone di Menahem illuminano tutto. Il documentario di Yolande Zauberman è un «film di vampiri», un racconto, un viaggio profondamente eroico. Fatto di domande, di paradossi, continua a nutrire la mia fantasia e il mio desiderio di cinema.
– Elie Grappe