Due ore di Dumont. Tanto è durata la chiacchierata con il pubblico del Pardo d'onore di Locarno71, il regista Bruno Dumont. Un fiume di parole, consigli e passione in cui ha spiccato un "terzo incomodo", la camera. Quell'elemento centrale, con un regista dietro e un attore davanti, attorno cui tutto ruota. Basta saperle parlare.