Rischiare di non laurearsi, senza uno straccio di fidanzato né un’idea chiara di cosa fare nella vita. Sono i vent’anni di Riley, studentessa Asian-American a New York: cuore a pezzi, amici reali o presunti, disastrosi tentativi romantici con uomini disinteressati, un futuro in stand by.
Kit Zauhar debutta al lungometraggio con Actual People, un film ironico e luminoso, che cattura con incredibile autenticità e partecipazione le ansie e lo slancio, i desideri intimi e la solitudine della giovinezza contemporanea.
Una brillante aggiunta al canone mumblecore del cinema indipendente statunitense, che si fa finalmente più inclusivo, accogliendo la voce di una protagonista asiatico-americana alle prese con le sue tragedie minime e i suoi piccoli trionfi.
Zauhar dà prova, come regista, di una sensibilità istintiva nel catturare con precisione il mood dei tempi. Come attrice – è sempre lei l’interprete principale –, sorprende, mettendo in campo una freschezza e la promessa di un talento comico non comuni.
È l’onestà dello sguardo l’arma vincente del film, realizzato con attori non professionisti e un micro-budget di 10’000 dollari, ma già piccolo manifesto di un’intera generazione in cerca di un senso.
Eddie Bertozzi