Dante Spinotti e Kim Gordon. Due personalità che hanno segnato a fondo il proprio ambito artistico. Il maestro della luce italiano ha segnato capolavori su capolavori. L’ex bassista dei Sonic Youth ha trasformato radicalmente la scena della musica “rock” (semplifichiamo). Locarno è dunque il terreno d’elezione nel quale la creatività viene celebrata in tutte le sue forme, come afferma sempre e con grande convinzione Stefano Knuchel, cuore delle nostre Academy. A Dante Spinotti va il Pardo alla carriera e per celebrare degnamente questa occasione abbiamo deciso di presentare in Piazza Grande il magnifico Heat nella versione ultimate director’s cut supervisionato da Michael Mann e Dante Spinotti. Un capolavoro ritorna a nuova vita e a illuminare il nostro festival. E c’è anche un altro capolavoro imperdibile: La statua vivente di Camillo Mastrocinque, film del 1942 ritenuto perduto e ritrovato e restaurato dalla Cineteca del Friuli. Un film realizzato nel 1942, in pieno fascismo, interpretato da Fosco Giachetti e dalla magnifica Laura Solari, che anticipa La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock. Un film dalla modernità sconcertante.
Giona A. Nazzaro