Simone Bozzelli, da dove è nato Giochi?
Giochi è il mio cortometraggio di diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. La volontà era di raccontare due relazioni su un binario parallelo che mettesse in scena dei rapporti di forza, gli aspetti di dominanza e sottomissione.
Due amici e una madre con il figlio. Mi piaceva il dialogo fra relazione e gioco, vittima e carnefice. Mi piace stare con la macchina da presa molto vicino ai volti degli attori. Passo molto tempo nella ricerca degli interpreti giusti, faccio spesso street casting. Giro sempre con in tasca un biglietto con il nome del progetto e vedo se il volto coincide con quello che ho in testa. Quando trovo la persona giusta, la fermo e le dico che sarebbe perfetta, anche se non ha mai recitato.
Ha diretto l’ultimo video dei Måneskin, "I Wanna Be Your Slave".
Mi hanno contattato loro, immagino perché il testo della canzone era vicino alle storie che mi interessano. Una scelta che dimostra il loro coraggio, dato che non avevo mai girato videoclip prima.
Volevano quell’immaginario erotico simbolico che mi è caro. Hanno un management altrettanto giovane e dinamico, spesso sono amici di quando erano piccoli o ex compagni di classe. Il loro coraggio penso abbia un peso anche nelle loro scelte musicali e nel loro successo.
Intervista a cura di Mauro Donzelli