News  ·  11 | 08 | 2022

De noche los gatos son pardos

Valentin Merz | Concorso internazionale

©Andrea Film

Un universo dove realtà e finzione, eros e thanatos, leggerezza e dramma si mescolano per sorprendere, confondere e intrattenere lo spettatore. È questo il film De noche los gatos son pardos, opera in lizza per il Pardo d’oro del giovane svizzero Valentin Merz, autore che si è già fatto conoscere a livello internazionale con il documentario intimo e personale Brüder – Ein Familienfilm (2015). De noche los gatos son pardos è uno dei titoli più audaci del programma festivaliero, dove abbondano scene di sesso esplicite e mai accomodanti. Il contenuto non è l’unico elemento spiazzante: i piani di realtà si moltiplicano, si confondono e creano una sensazione labirintica che accompagna lo spettatore lungo tutto il film. I personaggi stessi, che condividono i nomi con gli attori, sono creature difficili da leggere, proprio perché non risulta semplice distinguere realtà e finzione all’interno dell’universo diegetico. Sono creature multiformi e misteriose che non si lasciano interpretare secondo i canoni della drammaturgia classica. La storia, tuttavia, presenta un fil rouge principale, che si dipana come un giallo dalle tinte molto noir con riferimenti espliciti anche al filone zombie: una troupe cinematografica, poliglotta, variegata e molto queer, sta girando un film erotico in costume ambientato in un contesto silvestre quando Valentin, il regista interpretato da Merz stesso, scompare improvvisamente nel nulla gettando attori e tecnici nel panico. La polizia del luogo, siamo in Francia, comincia ad indagare, ma sembra non venire a capo di un mistero che s’infittisce di scena in scena. A testimoniare sono chiamati anche personaggi del luogo utilizzati dalla produzione come comparse. Intanto, inspiegabilmente, le riprese continuano e assumono i toni inquietanti del macabro. Altri personaggi scompaiono: Robin, amante del regista e operatore della troupe, sparisce anch’esso e lo ritroviamo a fine film in una foresta sudamericana. La musica è utilizzata in maniera molto originale: i brani costituiscono una sorta di pausa nella narrazione, quasi alla maniera delle arie dell’opera, e diventano un mezzo per preannunciare alcuni sviluppi del dramma, per commentare le vicende narrate o come momento lirico. Merz decide di inserire questi brani per intero, come Aline del francese Christophe, nella versione italiana, il cui testo preannuncia il dramma principale della scomparsa del protagonista. Valentin Merz nel suo film dimostra coraggio e un grande amore per il cinema non tanto come opera da contemplare, ma come processo creativo fatto di emozioni, gioco, ruoli, comunità.  

Mattia Lento   

 

Curiosità
Con De noche los gatos son pardos Valentin Merz ha vinto il Cinegrell First Look Award nel 2021 durante le giornate di Locarno Pro.