La storia del Locarno Film Festival, fondato nel 1946, si basa sulla libertà d’espressione e il dialogo. Il cinema ha sempre raccontato la complessità del mondo, offrendo spazio e visibilità a voci critiche di cineaste e cineasti non allineati, dissidenti. Impegnandosi da sempre per la libertà e la promozione dell’arte cinematografica in tutte le sue forme, il cinema e i festival possono e devono essere un luogo di scambio e incontro, lontani dalle logiche di separazioni, aggressioni e guerre.
Ci stringiamo oggi angosciati ma con forza a coloro che in questi giorni atroci stanno vivendo una violenza inaudita che sta causando lutti e sofferenze indescrivibili. Le conseguenze che il conflitto genera sono per noi un motivo di gravissima preoccupazione, che ci spinge a manifestare la nostra vicinanza a registe e registi, artiste e artisti, ai rappresentanti del mondo culturale e non solo, colpiti direttamente o indirettamente dalla tragica guerra portata avanti contro un paese libero e indipendente, l’Ucraina.
Considerando il cinema uno strumento fondamentale per sostenere la diversità e la creatività in tutti i Paesi, abbiamo deciso di continuare ad accogliere nella nostra selezione opere che ci permettono di avere uno sguardo severamente critico sul mondo, sul cinema e che favoriscono l’incontro fra le persone e i popoli. Sarebbero a nostro avviso errate forme di boicottaggio sistematico o preventivo nei confronti dei film provenienti dalla Russia, nei confronti di opere che già in casa sono sovente oggetto di censura e restrizioni.
Siamo convinti, oggi più che mai, che di fronte all’orrore, il cinema, improntato ai valori superiori dell’umanità e della solidarietà, debba restare voce di dissenso, voce di esecrazione e di condanna nei confronti di ogni violenza.