Complessivamente, Locarno Pro ha visto una crescita nelle presenze di oltre il 10% accogliendo 1'530 professionisti, di cui 1'460 in presenza e 70 online. Le stesse erano state di 1'377 (1'266 sul posto e 111 online) nel 2022.
Dal 3 al 9 agosto si sono trovati a Locarno persone da un centinaio di paesi durante più dei 1’000 incontri in programma. Nel corso dei cinque giorni di industry screening (due in più rispetto allo scorso anno), sono stati presentati all’industria internazionale 72 film.
Tra i momenti salienti dell’edizione troviamo la tanto chiacchierata partecipazione del produttore Ted Hope a StepIn, il quale ha condiviso la sua visione dell’industria cinematografica indipendente, oltre alla sua Masterclass, i panel come quello sulle opportunità di finanziamento e coproduzione in Gran Bretagna, o sui fondi regionali, le coproduzioni minoritarie e le nuove opportunità di finanziamento in Svizzera, e la tavola rotonda con le produttrici Maren Olson (Triangle of Sadness) e Marianne Slot (Dancer in the Dark) che hanno discusso delle molteplici strade che portano a un premio.
Il 2023 è stato anche il primo anno di Heritage Monday, una giornata speciale interamente dedicata ai classici, con due panel moderati da Jay Weissberg, critico cinematografico, storico e direttore artistico delle Giornate del Cinema Muto, e la proiezione di 13 film neo-restaurati, pronti a tornare sul mercato.
Si è chiusa sabato 6 agosto l’iniziativa di Locarno Pro dedicata ai work-in-progress, First Look, che quest’anno si è focalizzata sulla Gran Bretagna. L’edizione ha visto vincere il Creativity Media First Look Award del valore 50’000 euro in servizi di post-porduzione a Mother Vera di Cécile Embleton e Alys Tomlinson e prodotto da Laura Shacham. No Ifs Or Buts diretto e prodotto da Sarah Lewis (Felt Culture) e co-prodotto da DoBeDo ha vinto invece Jannuzzi Smith Award – del valore di 8’500 euro per il design di un poster internazionale – e il premio offerto dalla rivista leader di settore Le Film Français, che consiste in uno spazio pubblicitario del valore di 5’600 euro.
Le tre giornate di Alliance 4 Development, piattaforma di coproduzione, hanno visto vincere: Pas Ta Maman di Michèle Flury; La P’tite (The Young One) di Despina Athanassiadis; WHO/MAN di Lorenz Merz; e Objet a di Ann Oren.
Il classico brasiliano Mulher de verdade (1954) di Alberto Cavalcanti è stato invece annunciato come il primissimo vincitore del Heritage Online Restoration Contest, aggiudicandosi un restauro grazie alla collaborazione con il partner Cinegrell. La versione restaurata verrà presentata al Locarno Film Festival nel 2024.
Il comunicato stampa sugli Industry Awards è consultabile qui.
Per il secondo anno consecutivo del suo ciclo triennale Open Doors, il programma di Locarno Pro dedicato allo sviluppo di talenti proveninenti da comunità sottorappresentate, si è dedicato alle regioni dell’America Latina e dei Caraibi.
Open Doors si è concluso martedì 8 agosto con la cerimonia di premiazione, dove è stato assegnato, tra gli altri premi, l’Open Doors Grant per lo sviluppo e la produzione del valore di 50'000, suddivisi tra tre progetti: Pantasma (Nicaragua, Costa Rica, Honduras) diretto da Gloria Carrión e prodotto da Leonor Zúniga ha ricevuto CHF 25’000; Tres balas (Three Bullets) del regista dominicano Génesis Valenzuela e del produttore Wendy Espinal ha ricevuto CHF 20’000; e la coproduzione boliviana-cilena Desidia diretta da Leandro Grillo e prodotta da Alejandra Antequera ha ricevuto CHF 5’000.
Alcuni eventi sono ancora accessibili a tutti gli accrediti Industry fino a maggio 2024 nell’Area riservata. Sempre nell’Area riservata è disponibile fino al 31 agosto anche la Online Digital Library con un’ampia selezione di film dalla selezione ufficiale di Locarno76.