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I premi e i riconoscimenti hanno per me un sapore strano, quello della medaglia che viene assegnata a uno sport, in una categoria. Ma il cinema non è una gara, non è una partita in cui si segnano dei punti. Il cinema è una materia delicata, che colpisce quando è forte e profonda. L'interprete (uomo o donna che sia) che si distingue e si fa notare, ha un impatto duraturo sugli spettatori. Ed è questo forte impatto che vogliamo salutare e onorare durante un festival.
È nostro dovere premiare la persona che ci ha maggiormente colpito, senza fare una classifica... La creazione di categorie gender neutral per le migliori intepretazoni al Locarno Film Festival è una scelta coraggiosa per un grande festival. È una scelta che, una volta fatta, sembra ovvia.
Un film viene premiato per le sue qualità, indipendentemente dal sesso o dal genere del regista che lo ha realizzato. È ovvio che deve essere lo stesso per gli interpreti più impressionanti.
Spero che questo premio non di genere non sia unico. Cioè, così come vengono assegnati diversi premi a diversi film, diversi interpreti potranno essere premiati per le loro notevoli interpretazioni e per le loro diverse qualità.
Inoltre, il mio augurio è che i registi, negli anni a venire, diano ruoli che rompano sempre più gli stereotipi e le convenzioni. Gli interpreti di grande impatto devono essere supportati da film audaci, notevoli.
Elina Löwensohn