Content language:
Al regista greco-francese verrà consegnato il Pardo alla carriera Ascona-Locarno nella serata di giovedì 11 agosto, in Piazza Grande. Venerdì 12 agosto al Forum @Spazio Cinema, Costa-Gavras converserà con il pubblico, che nel corso di Locarno75 potrà rivedere i due titoli che hanno dato avvio alla sua carriera: Un homme de trop (Shock Troops, 1967) e Compartiment tueurs (The Sleeping Car Murders, 1965).
Dal 1946 il Locarno Film Festival è sinonimo di libertà: per questo motivo, nell’edizione in cui si celebra il 75esimo anniversario della manifestazione, il Pardo alla carriera Ascona-Locarno verrà assegnato a Costa-Gavras, un regista che con i suoi film ha saputo denunciare apertamente le ingiustizie, affrontando senza censure alcuni dei capitoli più oscuri della nostra storia. L’uso magistrale della suspense, l’aderenza a generi popolari come il thriller, il noir e il film processuale, la capacità di scoprire sfumature inedite in star europee e statunitensi – da Yves Montand a Jack Lemmon, Simone Signoret e Jill Clayburgh, John Travolta e Jessica Lange, Dustin Hoffman e Johnny Hallyday – hanno permesso ai suoi film di raggiungere il grande pubblico, coniugando l’intrattenimento più emozionante all’impegno civile.
Con Z (1969), riconosciuto come il primo grande film politico della nostra epoca, e vincitore del Premio Oscar per il Miglior film straniero, Costa-Gavras ha fatto luce sulla Grecia dei colonnelli, senza mai smettere di interrogare la realtà, come dimostrano i successivi L’aveu (The Confession, 1970), sui processi staliniani, Missing (1982), sul coinvolgimento della CIA nel golpe cileno del 1973, Hanna K. (1983), sul conflitto israelo-palestinese e, in tempi più recenti, Le capital (Capital, 2012) sulla corruzione del sistema finanziario. La carriera di Costa-Gavras, segnata da due premi Oscar, un Orso d’oro, una Palma d’oro e un premio della giuria a Cannes, così come da molti altri riconoscimenti nei maggiori festival mondiali, è un coraggioso scandaglio dell’oppressione e delle logiche distorte del potere di ogni colore politico. Un richiamo alla responsabilità collettiva che in questo momento storico non può che suonare di estrema attualità.
Il direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro: “Il Pardo alla carriera a Costa-Gavras è un atto dovuto. Si tratta, probabilmente, del cineasta che maggiormente ha interrogato la storia del ventesimo secolo senza mai farsi abbagliare dalle ideologie. Pur essendo definito ‘cineasta politico’, Costa-Gavras è soprattutto uno straordinario autore dotato di un senso della forma e dello stile portentoso. Senza mai arenarsi nelle secche del manierismo autoreferenziale, ha saputo rinnovarsi e mettersi in gioco instancabilmente. Costa-Gavras incarna un’idea nobilissima del cinema come strumento di avanzamento e conoscenza che non ha mai rinunciato a dialogare con il pubblico, offrendo sempre un’idea schietta di divertimento e intrattenimento.”
In occasione del premio, consegnato a Costa-Gavras la sera del 11 agosto sulla Piazza Grande, verranno proposti durante il Festival i suoi primi titoli, due thriller esemplari da riscoprire nell’atmosfera unica di Locarno:
Venerdì 12 agosto, inoltre, Costa-Gavras incontrerà il pubblico del Festival durante una conversazione che si terrà al Forum @Spazio Cinema.
Il Pardo alla carriera da quest’anno è sostenuto da Ascona-Locarno, destination partner del Locarno Film Festival.
Fra le vincitrici e i vincitori del Pardo alla carriera nelle scorse edizioni vi sono Francesco Rosi, Claude Goretta, Bruno Ganz, Claudia Cardinale, Johnnie To, Harry Belafonte, Peter-Christian Fueter, Sergio Castellitto, Víctor Erice, Marlen Khutsiev, Bulle Ogier, Mario Adorf, Jane Birkin, Fredi M. Murer e, nel 2021, Dante Spinotti.
Costa-Gavras, pseudonimo di Kōnstantinos Gavras (Loutra Iraias, Grecia, 1933), a 22 anni si trasferisce a Parigi per studiare all’Institut des Hautes Études Cinématographiques (IDHEC), esordendo come assistente alla regia per autori come René Clair e Jacques Demy. Il suo primo film, Compartiment tueurs (The Sleeping Car Murders, 1965), poliziesco ampiamente elogiato dalla critica, riuniva alcuni degli attori francesi più noti del periodo, come Yves Montand e Simone Signoret, così come il successivo Un homme de trop (Shock Troops, 1967), adattamento di un romanzo di Jean-Pierre Chabrol ambientato durante la resistenza francese, con Michel Piccoli. Con Z, ispirato al testo di Vasilīs Vasilikos, la sua consacrazione mondiale è stata coronata da due premi al Festival di Cannes nel 1969 (Premio della giuria e Prix d’interprétation masculine a Jean-Louis Trintignant), da due Oscar nel 1970 (Miglior film straniero e Miglior montaggio), e da decine di altri riconoscimenti. Il taglio politico presente nel film si ritroverà anche in molti dei titoli successivi, come L’aveu (The Confession, 1970), Hanna K. (1983), Betrayed (1988) e Music Box (1989), per cui Costa-Gavras ha ricevuto l’Orso d’oro alla Berlinale nel 1990, oltre a una candidatura agli Oscar per la protagonista Jessica Lange. Nel 1979, il regista si è invece ispirato a un romanzo di Romain Gary per Clair de femme (Womanlight), dramma intimista con Romy Schneider e Yves Montand. A questo titolo ha fatto seguito il suo primo film americano, Missing, con cui nel 1982 ha ottenuto la Palma d'oro e il premio per il miglior attore, andato a Jack Lemmon, al Festival di Cannes, e nel 1983 un Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Conseil de famille (Family Council, 1986), con Johnny Hallyday e Fanny Ardant, ha segnato l’incursione di Costa-Gavras nella commedia, mentre La petite apocalypse (The Little Apocalypse,1993), fra le sue opere più premonitrici, tramite la satira scoperchiava il cinismo della sinistra intellettuale fattasi classe dirigente. Con Mad City (1997), interpretato da Dustin Hoffman e John Travolta, Costa-Gavras ha ritratto le mistificazioni del giornalismo televisivo, per poi realizzare, nel 2002, uno dei suoi film più discussi, Amen. (2002) e, nel 2005, Le couperet (The Ax, 2005). Nel 2009, il regista ha intrapreso un'odissea moderna con Eden à l'Ouest (Eden Is West, 2009), in cui Riccardo Scamarcio veste i panni di un migrante in fuga dal proprio paese. Il film più recente di Costa-Gavras è Adults in the Room (2019), sulla crisi finanziaria esplosa in Grecia nel 2015. Il regista è anche apparso come attore in tre film di John Landis: Spies Like Us (1985), The Stupids (1996) e Burke and Hare (2010). Nel 2007 è stato rieletto Presidente della Cinémathèque Française, carica che riveste tutt’ora.