Al centro della storia, una giovane donna. Affetta da un ritardo mentale, ma dotata di un talento musicale fuori dal comune. Del resto, basta un suo sorriso per capire come tenacia e fragilità possano convivere in una stessa persona. Quella di Gabrielle (Gabrielle Marion-Rivard). Così si chiama la protagonista, così s’intitola il film del 2013 che gli spettatori di Piazza Grande hanno seguito col fiato sospeso. Da una parte, i sogni di autonomia e di amore di una persona diversa, dall’altra i pregiudizi e le pressioni del mondo esterno. E alla fine, lacrime e appalusi e, come naturale conseguenza, la vittoria del Prix du Public UBS.