Tommaso Donati
Locarno Residency 2022 | Svizzera
Locarno Residency 2022 | Svizzera
Tommaso Donati (Lugano, 1988) si diploma in studi cinematografici all'École Internationale de Création Audiovisuelle et de Réalisation (EICAR) di Parigi. Attualmente vive e lavora in Ticino. Il suo lavoro coniuga un approccio narrativo con il cinema documentario e si struttura intorno al tema della marginalità. I suoi cortometraggi e documentari sono stati presentati in vari festival nazionali e internazionali, tra cui Locarno, le Giornate di Soletta, il Torino Film Festival, il Festival dei Popoli, FilmmakerFest e Les Rencontres Internationales Paris/Berlin.
2015 Faim
2016 Dormiente
2017 A Song from the Future
2017 Esseri
2018 Monte Amiata
2019 Je parle à mes démons
2020 Cligne-Musette
2021 L'epoca Geniale
2022 Forma del primo movimento
2023 Poetenleben
Produzione: Ventura Film SA
Una città industriale vicino al confine è in crisi: un’era sta finendo e una nuova sta per aprirsi. Due detenuti, Michele e Dejan, provano un testo per uno spettacolo che affronta i temi della guerra, della solitudine e della memoria. Nel frattempo, i personaggi che animano questa città immaginaria iniziano a rivelarsi. Miriam, che di mestiere fa il capotreno, incontra e aiuta un giovane di nome Faisal, il quale ogni giorno cerca senza successo di attraversare il confine. Insoddisfatto del suo lavoro all’ufficio postale, Masino viene licenziato e comincia a inseguire il sogno di fare musica, riallacciando i rapporti con Miriam, il suo vecchio amore. Micaela, una giovane allieva di violino di Masino, fatica a esprimere il suo talento a causa della comparsa di un problema alla vista. Oscillando tra il sogno e la realtà, i personaggi vivono nell’attesa di un cambiamento, intrappolati nella loro prigione mentale e nei loro limiti – finché non si rendono conto che è necessario agire. Il film crea una nuova città e una nuova geografia, uno luogo di speranza e miracoli, dove il tempo scorre in modo diverso.
Racconti di prigionia, di guerre lontane, di volti amati che non è più possibile fare riaffiorare alla mente, di melodie che stentano a prendere forma; storie di giovani e di anziani abbandonati sotto i portici, in attesa sulle panchine delle stazioni, all’interno dei bar o in coda agli uffici. Il tutto in un insieme di non-luoghi tra città e provincia che riflette lo stato di limbo dei protagonisti, in attesa di una rivelazione.